Oggigiorno rinomatissimi, i semi di lino sono passati da alimento semi sconosciuto a superstar del benessere. Le loro grandi proprietà benefiche, infatti, sono rinomate da tempo da medicie ed esperti della salute, fin dai tempi antichi e tuttavia soltanto oggi hanno iniziato ad avere quella grande attenzione mediatica che, forse, gli sarebbe dovuta toccare già da molto tempo.
I semi di lino possono essere utilizzati per ottenere dei benefici in diversi campi, come ad esempio per un miglioramento del tratto intestinale, poichè ricchissimi di fibre; inoltre al loro interno contengono un gran numero di minerali essenziali per il corpo, come manganese, fosforo, magnesio, rame e altri ancora, e in più sono una fonte naturale di vitamina E e del gruppo B.
Semi di lino e colesterolo
Uno dei motivi per cui i semi di lino vanno così di gran moda oggi, però, è la loro grossa riserva di acidi grassi, quali Omega 3 e Omega 6 che sono assolutamente fondamentali per andare a ridure i livelli di colesterolo LDL, conosciuto più volgarmente, oggi, come colesterolo cattivo.
Gli acidi grassi polinsaturi presenti al loro interno hanno un ruolo fondamentale, quando inseriti all’interno del nostro organismo, e cioè quello di equilibrare e contrastare la crescita del colesterolo LDL in favore, invece, del colesterolo buono, quello cosiddetto HDL, essenziale al nostro corpo per la produzione di bile e per contrastare anch’esso il colesterolo cattivo.
Benefici e usi in cucina
Bisogna considerare che i semi di lino contengono una quantità enorme di questi acidi grassi, al punto che vengono adoperati nelle diete vegane e vegetariane come sostituti del pesce (altro alimento ricco di Omega 3). Qualora desideraste inserire i semi di lino all’interno della dieta ricordate che è possibile farlo in diversi modi:
- macinandoli e inserendoli all’interno di diverse preparazioni
- cuocendoli per mangiarli così come sono o all’interno di altre preparazioni
- qualora decidiate di cuocerli fatelo in forno, ad alta temperatura
Si tratta di semi particolarmente oleosi, da cui viene appunto ricavato l’olio di semi di lino, e potete anche usarli in combinazione con un po’ d’acqua per ottenere un preparato sostitutivo delle uova, qualora foste vegani. In ogni caso, ricordate sempre di non eccedere poichè potrebbero causare, vista l’alta quantità di fibre, problemi di assorbimento con medicinali assunti per via orale, come sciroppi o compresse.
Infine, oltre gli acidi grassi, ricordiamo che all’interno dei semi di lino è possibile trovare i lignani, dei fitoestrogeni; si tratta di elementi con caratteristiche simili a quelle degli estrogeni (ormoni principalmente presenti nella donna), con forti proprietà antiossidanti, capaci di diminuire il rischio di contrarre tumori e di potenziare il sistema immunitario.