Come riconoscere le piante velenose nel tuo giardino: la guida completa

Imparare a riconoscere piante velenose da riconoscere nel proprio giardino è un elemento di grande utilità anche perchè identifica una reale necessità che può ridurre anche i rischi se abbiamo bambini piccoli o animali domestici. Le piante velenose infatti possono proliferare anche nel nostro giardino, in alcuni casi possono essere anche quelle più innocue nell’aspetto.

L’ambito del veleno nelle piante suscita da sempre grande timore ma anche fascinazione, con numerose leggende popolari che fanno ricorso esattamente a questa forma di concetto. Anche se ovviamente non tutti i veleni sono effettivamente “fatali” come possiamo intuire impulsivamente, alcune hanno nella presenza della pianta cresciuta delle proprietà di questo tipo.

Piante velenose

Imparare a riconoscere quali sono le piante effettivamente quanto potenzialmente velenose e quindi “dannose” per il nostro corpo ci mette al riparo da possibili rischi ma può anche sviluppare una buona forma di responsabilizzazione quando andremo poi a “maneggiarle”, perchè per forza di cose l’azione del veleno non si applica sempre nello stesso modo.

Alcune sono molto facili da riconoscere, tante altre però sono rischiose per la salute perchè vanno ad imitare o a somigliare altre specie che invece sono innocue, sia nel campo delle piante da fiori sia che in quelle arbustive. E il caso ad esempio del Lauroceraso, spesso definito “falso alloro” oppure “alloro velenoso” in quanto ha una somiglianza abbastanza spiccata.

Le piante da giardino da tenere d’occhio

Rispeto all’alloro però il Lauroceraso ha le foglie lucide e piccoli fiori bianchi, non deve essere mai raccolto e consumato ma neanche toccato in quanto basta un semplice contatto per sviluppare effetti negativi molto gravi, dalla difficoltà a respirare fino alla perdita di conoscenza. E non è ovviamente l’unica specie decisamente pericolosa (il Lauroceraso è molto utilizzato per lo sviluppo delle siepi):

  • OIeandro, pianta da esterno che fiorisce in modo rigoglioso e con dei bei fiori è molto velenosa, anche semplicemente a contatto con i rami e gli arbusti genera molti effetti negativi, di tipo respiratorio ma anche di impatto presso il sistema nervoso e digestivo.
  • Mughetto, pianta molto pericolosa in ogni sua parte, sviluppa un dolore forte al sistema nervoso e mal di testa. In quantità consumate eccessive può essere addirittura fatale

Da tenere d’occhio anche la cicuta, un tempo molto diffusa soprattutto presso gli ambienti paludosi ed umidi, oggi è più rara ma è molto velenosa, in grado di impattare negativamente sul sistema digestivo ma anche quello nervoso (è famosa anche storicamente per essere stato l’elemento che ha ucciso Socrate), così come la primula che non è letale ma irrita e diventa molto fastidiosa se viene toccata nei suoi fiori.

Per efficacia (ma non per mortalità) in Italia la pianta velenosa nel primato appartiene alla Dafne, che provoca una reazione quasi immediata una volta toccata, sia nei fiori sia negli arbusti che sono estremaemente portati ad irritare. Il consumo o il contatto con l’organismo causa una forte reazione presso il sistema digestivo con possibili spasmi.

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