Nuove regole per i pagamenti digitali: ecco cosa sapere

I pagamenti digitali sono sempre più presenti e soggetti sempre più spesso a regole e leggi per incentivare la loro presenza ed utilizzo, oltre che per regolamentarne in modo sicuro la loro presenza. Anche i più “tradizionalisti” del contante hanno generalmente imparato ad apprezzare i pagamenti digitali che sono oramai possibili anche attraverso il proprio smartphone.

Cosa c’è da sapere in merito alle nuove disposizioni e regole? Queste sono degli aggiornamenti che riguardano sia gli esercenti ossia chiunque venda prodotti o servizi che da tempo è di fatto obbligato a tenere attivo un POS per garantire i pagamenti digitali, ma anche per gli acquirenti. Le nuove regole dei pagamenti digitali sono state confermate poco prima del nuovo anno.

Il perchè della loro diffusione

I vantaggi dei pagamenti digitali sono evidenti a tutti, in pratica: la loro praticità e tracciabilità rende oramai i contanti meno convenienti e sicuri perchè è complesso anche per le piccole somme, tenere un controllo anche fiscale dei movimenti. Con la tecnologia che oggi si è sufficientemente evoluta da essere effettivamente in grado di rendere competitivi i pagamenti anche per le piccole cifre.

La regola sui pagamenti digitali nei negozi è attiva dal 2012 ma solo alcuni anni fa sono scattate le regolamentazioni che prevedono multe in caso di mancato POS funzionante (con alcune eccezioni). E’ prevista per il 2026 una nuova regolamentazione (che quindi non è attiva al momento) che porterà gli esercenti a tenere sempre collegato il POS dal registratore di cassa.

Novità pagamenti digitali 2025

Non sono cambiati i limiti di acquisto ossia le cifre oltre le quali in termini di importo siamo obbligati ad usare un pagamento digitale: questo termine è stato fissato dall’arrivo del governo Meloni a 5000 euro, contro i precedenti 2000 euro stabiliti dall’esecutivo precedente. Cambiano invece i bonifici, nella fattispecie la regolamentazione di quelli istantanei.

  • Dal 9 gennaio 2025 infatti secondo una direttiva europea i bonifici istantanei devono essere allineati nel costo a quelli tradizionali
  • Questo significa che se una banca fa pagare ad esempio 1 euro per il bonifico standard SEPA, quello istantaneo non può costare un importo maggiore

Naturalmente, va considerato il fatto che molte banche offrono bonifici SEPA gratuiti , e questo certifica l’azzeramento dei costi da parte dei clienti che decidono di sfruttare il bonifico istantaneo, oramai molto diffuso dopo l’arrivo nel contesto economico europeo nel 2017 (oggi è presente in oltre l’85 % delle banche attive in Italia).

I bonifici istantanei rispetto a quelli “standard” certificano una presenza più ottimizzata in quanto permettono di inviare e ricevere in pochi secondi qualsiasi importo, senza dei reali limiti (come stabilito invece all’inizio), e sono ugualmente rapidi e disponibili immediatamente indifferentemente dall’orario o dal giorno di utilizzo quindi anche nei festivi.

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