Bonus INPS da 250 euro: ecco la domanda per ottenerlo sul conto corrente

Manca ormai poco: con l’inizio del mese di febbraio 2025, verranno attivate le procedure per richiedere il bonus INPS da 250 euro. Si tratta di un’agevolazione dedicata in maniera specifica alle mamme che hanno un contratto di lavoro come dipendenti a tempo indeterminato. Possono accedere alla misura sia le donne che lavorano nel privato, sia le dipendenti pubbliche.

Novità interessante rispetto al passato riguarda l‘inclusione anche delle libere professioniste. Possono infatti accedere al bonus anche le donne, madri di due o più figli, che hanno Partita IVA ma che non aderiscono al regime forfettario. Dopo questa doverosa premessa, non ti resta che seguirci nelle prossime righe per scoprire, oltre agli altri requisiti per la richiesta, anche le modalità e i tempi per la presentazione della domanda.

Bonus 250 euro per mamme: i requisiti specifici per la richiesta

Per richiedere il bonus INPS da 250 euro per mamme, è necessario che la propria situazione rientri in una casistic specifica riguardante sia il numero dei figli a carico, sia la loro età. Nel caso delle mamme dipendenti sia pubbliche sia private, è necessario che il reddito annuale non sia superiore ai 40000 euro e che, in caso di due o più figli a carico, il minore abbia non meno di 10 anni. Se i figli a carico sono tre od oltre, il più giovane deve avere rigorosamente meno di 18 anni.

Chi rientra in questi requisiti reddituali e relativi all’età e al numero dei figli, può ricevere il sopra citato bonus, che consiste in un contributo mensile fino al raggiungimento del tetto massimo dei 3000 euro annui. Si tratta nello specifico di un esonero totale dal versamento dei contributi previdenziali, a patto che il loro importo si mantenga entro il sopra menzionato limite dei 3000 euro. La ricezione del bonus viene interrotta nel momento in cui il figlio più piccolo supera i già menzionati limiti anagrafici.

Come richiedere il bonus INPS da 250 euro per mamme

Per inviare la richiesta di accesso al bonus INPS da 250 euro per mamme, non bisogna fare altro che accedere alla propria area riservata sul portale dell’ente. Si può utilizzare sia lo SPID, sia la carta d’identità elettronica e, ovviamente, la carta nazionale dei servizi (CNS). Necessario è poi compilare il modulo dedicato. Entro la fine del mese corrente si attende, da parte dell’INPS, la pubblicazione di una circolare nel cui testo saranno forniti ulteriori chiarimenti sulle modalità di erogazione della somma. L’ufficializzazione di questo bonus è stata accolta da non poche critiche. Ecco le principali:

  • Esclusione delle madri con contratti a termine e aderenti al regime forfettario (complessivamente, a livello nazionale sono circa 1,7 milioni i contribuenti forfettari)
  • Limite reddituale – valido anche per le libere professioniste dato che si parla anche di “imponibile previdenziale” – fissato a 40000 euro eccessivamente stringente
  • Durata troppo breve
  • Ignoranza totale delle criticità strutturali che coinvolgono i servizi dedicati all’infanzia sul territorio

Le critiche riguardano l’esclusione anche di altre potenziali beneficiarie, tra cui le donne pensionate e le madri con un solo figlio con diagnosi di disabilità. Lo stesso si può dire per le donne in stato di disoccupazione e per quelle che lavorano occasionalmente. Tornando un attimo agli step per la richiesta, ricordiamo che è compito del datore di lavoro raccogliere, da parte della lavoratrice, una dichiarazione scritta in cui afferma di essere in possesso dei sopra citati requisiti.

Come già detto, si può comunque procedere sul sito INPS. Su questo spazio web, è stata predisposta un’area dove la lavoratrice ha modo di inserire i codici fiscali dei figli, in modo da finalizzare, in totale autonomia, la richiesta per l’accesso alla misura. Per l’anno in corso, non è da considerarsi una misura alternativa ai tagli del cuneo fiscale.

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