Conservare vecchie banconote identifica una delle operazioni di collezionismo più antiche ma anche più complesse in ambito numismatico, anche perchè porta alla conservazione quindi al preservare esemplari che naturalmente rispetto alle monete sono molto più soggette a rovinarsi in modo anche decisamente importante se non accuratamente attenzionate e quindi trattate nel modo giusto.
Conoscere quindi il metodo giusto, anzi i vari trucchi per mantenerle al meglio delle loro condizioni, è un passaggio fondamentale tanto per i collezionisti “novizi”, tanto per chi ha una sufficiente esperienza da capire i rischi di una cattiva o non sufficientemente attenzionata forma di conservazione delle proprie banconote, in particolare se antiche.
I pericoli per la carta moneta
Le banconote hanno visto più volte dei veri e propri “step evolutivi” anche in ambito di produzione, passando ad essere costutuite da varie forme di carta filigranata fino all’impiego di materiali sia naturalmente legati come ad esempio fibre di cotone e lino, integrate in un contesto di enorme utilizzo di vari elementi anche concepiti per rendere i pezzi difficilmente replicabili.
Rispetto alle monete le banconote tendono ovviamente a degradarsi con l’uso molto più rapidamente e questo deve essere fonte di attenzione anche per la fase collezionistica. I pezzi di carta moneta possono essere preservati trattandoli con attenzione, ed in particolare se le banconote sono concepite per essere collezionate bisogna provvedere ad una cura specifica.
Come conservarle
Evitando ad esempio di tenerle esposte alla luce solare, in quanto i raggi ultravioletti tendono a danneggiarle con facilità. Inoltre vanno assolutamente maneggiate utilizzando dei guanti in cotone o in nitrile (evitando quelli in lattice che lasciano le tipice tracce “polverose”). Il sudore delle dita tende a rovinarne la consistenza.
- Per conservarle vanno tenute in buste specificamente concepite, in luoghi ben conservati, freschi e asciutti
- Evitare la plastica per le buste in PVC, meglio puntare su poliestere o polietilene
Questo perchè il PVC può andare a modificare in condizioni di calore ed esposizione solare la propria forma di costituzione facendo ingiallire e quindi invecchiare la banconota. La plastica delle buste non deve essere troppo liscia così da far muovere la carta moneta con troppa facilità, naturalmente ogni volta che andremo a prendere il pezzo dovremo usare guanti o delle pinze.
Proprio la nostra pelle è una nemica importante della carta moneta, specialemente se antica: rilascia sostanze acide che contribuiscono a degradare la filigrana e tutta la composizione della banconota, anche per questo motivo gli esemplari più vecchi se non adeguatamente conservati sono difficili da maneggiare e da far valutare in modo corretto.